08/08/2014 14:35 |
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| | | OFFLINE | Post: 2.512 | Registrato il: 06/01/2009
| Città: BERGAMO | Età: 39 | | |
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Buongiorno a tutti!
Ieri sono rientrato da un bel viaggio solitario di sei giorni in Normandia con puntata finale a Saumur.
Che dire, vedere dal vivo quei luoghi rende diverso tutto quello che fin ora si era letto e studiato sui libri, aiuta a comprendere meglio gli eventi di quei giorni, la preparazione, la durezza dello scontro e il costo della vittoria e della sconfitta. Girando tra i campi di battaglia si respira un'aria diversa e se ci si isola dal fiume di turisti che vi accompagna si riesce ad immaginare cosa è successo li, dove siete voi, 70 anni fa.
Era un po' di tempo che volevo visitare la Normandia e finalmente quest'anno sono riuscito ad organizzarmi, doppio centro visto che è anche l'anno del 70° anniversario. Ho deciso di unire nel viaggio anche una visita al museo di Saumur,distante circa 350 km dalle spiagge dello sbarco. Alla fine si è dimostrata una scelta giusta, Saumur è molto difficile da raggiungere e dal nord Italia bisogna percorrere 800 km o intraprendere una viaggio aereo molto costoso a causa dell'assenza di aeroporti importanti nelle vicinanze, mentre dalla Normandia ho impiegato un giorno tra andata, visita e ritorno.
Sperando di non annoiarvi vorrei raccontarvi il mio viaggio e descrivervi i luoghi visitati in modo da fornire informazioni e consigli per chi voglia fare un viaggio simile.
Punto di arrivo e partenza è stato l'aeroporto di Parigi-Beauvais, fortunatamente collegato ad Orio al Serio con un volo diretto.
Il giro ha compreso tutte e 5 le spiagge dello sbarco, da est a ovest, e i luoghi più significativi ad esso collegati. Dario |
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08/08/2014 15:18 |
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| | | OFFLINE | Post: 2.512 | Registrato il: 06/01/2009
| Città: BERGAMO | Età: 39 | | |
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Giorno 1, sabato 2 agosto, batteria di Merville Al mattino presto atterro a Beauvais e ritiro la mia potentissima Citroen C1 a noleggio per iniziare la mia avventura.
Primo obbiettivo giornaliero è la batteria di Merville, situata a est del fiume Orne e a circa 230 km dall'aeroporto, vicina a Sword.
Arrivo sul luogo a mezzogiorno e nonostante il tempo incerto inizio la visita alla batteria.
Ad accogliermi all'ingresso c'è un bellissimo C-47 perfettamente restaurato, con tanto di strisce d'invasione e visitabile all'interno
Le strutture principali della batteria sono le 4 casematte di tiro, di cui tre identiche e una, la prima costruita, leggermente più grande. Secondo le informazioni alleate avrebbero dovuto contenere 4 cannoni da 150mm, con gittata utile sufficiente a spazzare tutta la spiaggia di Sword, ma in realtà il 6 giugno vi erano posizionati 4 cannoni Skoda da 100mm in grado di lambire solo marginalmente il punto di sbarco.
Questo errore di valutazione rese la batteria di Merville un obbiettivo prioritario da eliminare nelle prime ore dell'Operazione Overlord.
Fuori da ogni casamatta c'è una piazzola di tiro interrata dotata di supporto centrale rotante per i cannoni e riservette per munizioni tutt'intorno. Questa è una caratteristica che si ripete in tutte le batterie del Vallo Atlantico in quanto all'inizio della costruzione vennero approntate queste piazzole per rendere le batterie subito operative e solo successivamente, a casematte completate, i cannoni vennero spostati all'interno delle costruzioni.
Intorno alle costruzioni principali vi sono diverse strutture secondarie come depositi munizioni, bunker per il personale e postazioni di difesa antiaerea e nidi per mitragliatrici tipo Tobruk, che sono le costruzione più ricorrente di tutte.
L'ingresso di un Tobruk
La visuale dal punto di vista del mitragliere ed in basso quello che resta dell'attacco dell'anello metallico sul quale veniva brandeggiata l'MG
La casamatta più grande è l'unica visitabile e al suo interno vi è una ricostruzione di come era all'epoca, insieme ad una Flak da 20mm
Ogni 20 minuti inizia una ricostruzione interattiva che tramite luci e suoni ricostruisce gli avvenimenti della mattina del 6 giugno, quando la batteria venne conquistata dai commando paracadutisti britannici.
All'interno viene anche spiegato il metodo di puntamento della batteria, basato su punti e coordinate di fuoco prestabilite e identificate con nomi di località tedesche
Si tratta quindi di un sito veramente interessante da non perdere
Per info
www.batterie-merville.com/
Dario |
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08/08/2014 15:29 |
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Belle foto...essere sui luoghi ...si respira un'aria di storia.. |
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08/08/2014 15:36 |
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| | | OFFLINE | Post: 2.512 | Registrato il: 06/01/2009
| Città: BERGAMO | Età: 39 | | |
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Giorno 1, sabato 2 agosto, Pegasus Bridge La seconda tappa del giorno è stato il Pegasus Bridge, il famoso ponte che attraversa il fiume Orne e che fu conquistato con un'audace attacco da parte dei britannici trasportati da alianti Horsa e comandati dal maggiore Howard.
Il ponte che oggi attraversa il fiume non è l'originale del 1944, che fu smontato e trasportato all'esterno del museo a lui dedicato.
Il museo è molto interessante con diverse divise, armi e ed equipaggiamenti dell'epoca, oltre che all'insegna originale del Pegasus Bridge.
Fu rinominato Pegasus in onore della 6a divisione aerotrasportata britannica che lo conquistò, avente appunto come simbolo il cavallo alato.
Un'attraente signorina con l'aiuto di un plastico interattivo spiega in un perfetto inglese gli avvenimenti della notte tra il 5 e il 6 giugno1944, di come gli alianti atterrarono con precisione chirurgica sull'obbiettivo scarsamente difeso dai tedeschi e di come la posizione venne tenuta fino all'arrivo dei rinforzi provenienti da Sword.
All'esterno vi sono alcuni veicoli, tra i quali un bellissimo Centaur restaurato dalla Chobam, la riproduzione di un Horsa e i resti di uno degli alianti originali.
Nel prato antistante al museo sono posizionate tre grandi pietre nei punti precisi di atterraggio.
Sicuramente da vedere
www.memorial-pegasus.org/Dario |
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08/08/2014 18:07 |
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| | | OFFLINE | Post: 2.512 | Registrato il: 06/01/2009
| Città: BERGAMO | Età: 39 | | |
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Giorno 1, sabato 2 agosto, museo Mur de l'Atlantique a Ouistreham L'ultima tappa del giorno è stato il museo del Mur de l'Atlantique situato in pieno centro a Ouistreham.
Si tratta di un bunker per l'osservazione alto tre piani posto nelle vicinanze della spiaggia, anche se oramai è stato inglobato dalle numerose nuove costruzioni.
Il bancone di ingresso è decorato con ruote di Panther originali.
Nelle varie stanze sono disposti numerosi equipaggiamenti, divise e armamenti molto eterogenei, a testimonianza che le unità a difesa del Vallo Atlantico ricevevano materiale di preda bellica o comunque non più utilizzabile efficacemente in prima linea.
Da segnalare un Stg-44 e moschetti PPSh di provenienza sovietica
All'ultimo piano c'è la postazione di vedetta, dotata di un telemetro ottico ancora parzialmente funzionante
Non indispensabile ma se vi avanza del tempo fateci pure un giro
Dario |
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08/08/2014 18:39 |
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| | | OFFLINE | Post: 879 | Registrato il: 24/09/2009
| Città: VIGNOLA | Età: 61 | |
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per quel che mi riguarda,è già abbastanza suggestiva la vista di quei luoghi dove tanti soldati hanno perso la loro giovane vita per un ideale
in cui credevano,posso immaginare l'atmosfera che hai respirato camminando sul terreno dove avvennero questi combattimenti,mi piacerebbe un giorno poter provare la tua stessa sensazione,per samur,ho potuto vivere di persona questa esperienza che dopo due anni conservo ancora nella mia mente e porterò ancora dentro di me per molto molto tempo |
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08/08/2014 18:42 |
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| | | OFFLINE | Post: 2.512 | Registrato il: 06/01/2009
| Città: BERGAMO | Età: 39 | | |
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Giorno 2, domenica 3 agosto, sito Hillman a Colleville-Montgomery La domenica mattina di buon ora mi dirigo verso le postazioni fortificate della collina Hilmann nel comune di Colleville-Montgomery, sempre in zona Sword beach, e lo raggiungo con non poca fatica a causa della segnaletica non proprio perfetta.
Si tratta di un complesso di postazioni e bunker interrati su questa collinetta situata a circa 2-3 km dalla spiaggia, curato da un'associazione e di libero accesso.
Ci sono tutta una serie di bunker per il personale, di postazioni Tobruk e cupole corazzate per l'impiego di mitragliatrici
Questa cupola in acciaio ha uno spessore di circa 10 cm
Nel bunker principale vi è una piccola esposizione ma al momento della mia visita era chiusa.
Si intravedono comunque alcuni oggetti molto interessanti
Nel bel mezzo della boscaglia c'era poi questo pezzo che mi sembra un gruppo riduttore-ruota motrice di un veicolo che non ho ancora avuto il tempo di identificare
La postazione venne conquistata dal reggimento Suffolk sbarcato a Sword
www.amis-du-suffolk-rgt.com/index.php/en/
[Modificato da vista_85 08/08/2014 18:45] Dario |
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08/08/2014 18:49 |
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| | | OFFLINE | Post: 2.512 | Registrato il: 06/01/2009
| Città: BERGAMO | Età: 39 | | |
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Grazie ragazzi
Bertonida ti assicuro che fa un effetto difficile da descrivere...
Ovviamente bisogna essere consapevoli e preparati su cosa si va a vedere, se si capisce qualcosa di storia e argomenti militari ci sono un incredibile numero di dettagli e oggetti che certamente sfuggono alla maggior parte dei visitatori.
qui descrivo solo le cose principali altrimenti ce ne sarebbe a sufficienza per scrivere un libro sul mio viaggio Dario |
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08/08/2014 22:27 |
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| | | OFFLINE | Post: 2.512 | Registrato il: 06/01/2009
| Città: BERGAMO | Età: 39 | | |
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Giorno 2, domenica 3 agosto, Museo del Radar a Douvres-La-Delivrande Il giro prosegue passando per il Museo del Radar di Douvres, a metà strada tra Sword e Juno e a circa 7-8 km nell'entroterra.
Questo era uno dei siti adibiti alla scoperta dei velivoli nemici ed era dotato di tre tipologie di radar:
WASSERMANN a lunga portata
FREYA a media portata
WURZBURG a corta portata
Il sito comprende numerosi bunker visitabili, alcuni del tipo standard 622, il tipo di bunker più diffuso nel Vallo Atlantico e realizzato in oltre 1400 esemplari.
All'interno di uno di questi vi è una bella mostra sulla storia del rada e una cartina luminosa con segnate tutte le postazioni radar del Vallo e quelle inglesi nel Regno Unito.
il pezzo forte è il radar Wurzburg, completo di cabina di controllo e supporto girevole
Inoltre c'è ancora una parte dell'installazione del radar Freya
Un sito sicuramente interessante
www.musee-radar.fr/
Dario |
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08/08/2014 22:44 |
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| | | OFFLINE | Post: 3.075 | Registrato il: 14/10/2013
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Reportage molto interessante. Grazie! --------------------------------------------------
"La grandezza di un uomo si dimostra da quanti stupidi gli danno addosso."
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08/08/2014 23:12 |
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| | | OFFLINE | Post: 8.915 | Registrato il: 15/02/2009
| Città: GOLFO ARANCI | Età: 59 | | |
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09/08/2014 00:44 |
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| | | OFFLINE | Post: 1.509 | Registrato il: 07/11/2013
| Città: CREMA | Età: 58 | |
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INTERESSANTISSIMO,grazie.
"...Non ci si puo' fermare...l'Azione e' inevitabile..." |
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09/08/2014 10:38 |
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| | | OFFLINE | Post: 2.512 | Registrato il: 06/01/2009
| Città: BERGAMO | Età: 39 | | |
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Grazie ragazzi!
Paolo hai perfettamente regione ma non sono mai riuscito a trovare un collegamento nei giorni/al costo accettabile, da qui la decisione di scendere dalla Normandia.
Ci vogliono circa 6 ore di macchina e un centinaio di euro tra autostrada e benzina per andata e ritorno Dario |
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09/08/2014 11:06 |
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| | | OFFLINE | Post: 2.512 | Registrato il: 06/01/2009
| Città: BERGAMO | Età: 39 | | |
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Giorno 2, domenica 3 agosto, June beach Proseguo il mio viaggio nel settore di Juno beach dove sbarcarono le truppe canadesi, tutt'oggi omaggiati con un'infinità di bandiere con la foglia d'acero ovunque.
Seguendo la strada costiera che da Ouistreham porta ad Arromanches si attraversano tutta una serie di paesini litoranei, con numerosi monumenti celebrativi e i resti di qualche bunker sulla spiaggia.
Da questi si capisce subito come le ricostruzioni dello sbarco nei film siano errate in quanto, ad eccezione dei Tobruk, tutti i bunker non sono mai rivolti verso la spiaggia direttamente ma sono posizionati per colpirle di infilata, trasversalmente.
Qui i bunker di Saint-Aubin-sur-Mer e Bernieres-sur-Mer, praticamente identici ed armati con un pezzo da 50 mm che sembra una versione da installazione fissa del PAK 38
Continuando lungo la strada si arriva a Courseulles-sur-Mer dove ci attende uno Sherman DD
Qui c'è il Juno Beach Centre, un museo dedicato interamente ai canadesi.
All'esterno vi sono alcune strutture accessibili solo con visite guidate e qualche pezzo d'artiglieria da 25 libbre e Bofors.
Vi è poi un piccolo cimitero canadese con le stele dei 359 canadesi che persero la vita il 6 giugno 1944
Il museo in se è particolare, molto "patriottico" e dedicato principalmente alla presentazione del Canada come nazione, non solo riguardo gli eventi della Seconda Guerra Mondiale.
Interessante ma se avete poco tempo un giro all'esterno è più che sufficiente
www.junobeach.org/[Modificato da vista_85 09/08/2014 11:08] Dario |
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09/08/2014 11:10 |
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| | | OFFLINE | Post: 531 | Registrato il: 28/10/2011
| Città: BERGAMO | Età: 38 | | |
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Ottimo reportage Dario! |
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09/08/2014 11:38 |
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| | | OFFLINE | Post: 5.731 | Registrato il: 29/04/2011
| Città: VERONA | Età: 27 | Mascotte di Zimmerit | |
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Davvero ottimo
Ci sono stato un paio d'anni fa... riguardo a Juno Beach ci terrei a specificare che il museo è di gestione e personale interamente canadese... e devo dire che soprattutto il personale è parecchio cordiale e decisamente più disponibile di quanto, a mio parere, fossero in linea di massima i francesi autoctoni presenti in altri musei.
Juno Beach è una visita assolutamente consigliata
Marco |
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09/08/2014 13:20 |
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| | | OFFLINE | Post: 2.512 | Registrato il: 06/01/2009
| Città: BERGAMO | Età: 39 | | |
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Giorno 2, domenica 3 agosto, Batteria di Longues-sur-Mer Grazie Josef e Paperino!
La prossima tappa è la batteria di Longues-Sur-Mer, sicuramente una delle più interessanti in quanto ha mantenuto i cannoni da 150 mm originali che con una gittata di circa 20 km coprivano gran parte di Gold e Omaha.
Le strutture principali sono le quattro grandi casematte contenenti i cannoni scudati, con un settore di tiro di 100°sul piano orizzontale e 40° in verticale
Il bunker di comando è incassato direttamente sulla scogliera ed è una costruzione veramente impressionante
Ci sono poi altre costruzioni secondarie tra cui grosse postazioni Tobruk per mortai e Flak
Un bellissimo sito da non perdere assolutamente
www.normandiememoire.com/it/visit/view/id-310-batterie-allemande-de-longues...
[Modificato da vista_85 09/08/2014 13:25] Dario |
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09/08/2014 13:51 |
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| | | OFFLINE | Post: 2.412 | Registrato il: 26/01/2012
| Città: CESANO MADERNO | Età: 54 | |
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Bravo, Dario! E grazie per il bel reportage, che mi sto "gustando" Marlboro in bocca. Complimenti anche per i dati storici.
La cosa che mi fa piu' piacere e' che pare abbiano dato una ripulita allo sconcio di lattine e cartacce che trovai io, persino nei cannoni, 20 anni fa...
Attendo il seguito! Grazie, Stefano. Memento ea simulacra esse...
(Ricorda che son solo modelli...) |
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09/08/2014 15:52 |
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| | | OFFLINE | Post: 2.512 | Registrato il: 06/01/2009
| Città: BERGAMO | Età: 39 | | |
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Giorno 2, domenica 3 agosto, Arromanches Ultima tappa della giornata è la bella cittadina di Arromanches al centro del settore di Gold beach e famosa per il porto artificiale costruito dagli alleati per far affluire il più velocemente possibile rifornimenti truppe in avanzamento.
Il porto era costituito da una cintura composta da cassoni in cemento armato chiamati Phoenix che vennero trainati fin sulla costa e affondati nelle posizioni stabilite, per un totale di 8km di ampiezza.
Da qui partivano tre moli lunghi circa 750 costituiti da pontoni galleggianti e difesi da oltre 150 cannoni antiaerei
I cassoni Phoenix rimasti
La parte terminale dei pontili in cemento
Pontone
Nel centro del paese c'è il D-Day Museum con vari cimeli, uniformi e armamenti e un grande plastico dove viene spiegato il funzionamento del porto artificiale.
C'è poi una sala di proiezione dove è possibile vedere un filmato di circa 15 minuti che mostra la costruzione e l'utilità del porto
Un altro porto simile venne costruito a Omaha ma venne distrutto da una forte tempesta alla fine di giugno.
Posto molto interessante anche per la presenza di numerosi alberghi dove pernottare e ottimi ristoranti
www.arromanches-museum.com/accueil/index.php?lang=ukDario |
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09/08/2014 18:30 |
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| | | OFFLINE | Post: 2.512 | Registrato il: 06/01/2009
| Città: BERGAMO | Età: 39 | | |
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Giorno 3, lunedì 4 agosto, Museo Big Red One Il terzo giorno mi sposto verso il settore di Omaha beach e sulla strada si incontra il museo dedicato alla 1a Divisione americana sbarcata in questa zona.
L'esposizione è abbastanza limitata ma ci sono un sacco di particolari interessanti, anche da un punto di vista modellistico.
Inoltre viene rinnovato ogni anno
Dario |
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